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Incontro con lo scrittore

Mercoledì 5 aprile quasi trecento studenti dell’Istituto Barletti hanno incontrato al teatro Comunale “Dino Crocco” lo scrittore di origine novarese Alessandro Barbaglia.

Pubblichiamo qui di seguito il resoconto di Gaia Ivaldi (4^B Liceo Scientifico) e Pamela Cavallera (4^A Liceo Scientifico), pubblicato dal quotidiano Stampa il 7 aprile 2023.

 “La mossa del matto è forse stata la mia: scrivere di Bobby Fisher”. Introduce così l’incontro Alessandro Barbaglia esponendo a noi studenti i particolari del suo libro, La mossa del matto (Mondadori), che si è rivelato una straordinaria scoperta letteraria. L’autore scrive della partita finale dei mondiali di scacchi del 1972, fino ad allora combattuta fra giocatori esclusivamente russi, e lo fa con una chiave di lettura particolare: paragona infatti Bobby Fisher e Boris Spasskij rispettivamente ad Achille ed Ulisse. Barbaglia si dice infatti appassionato ad entrambi gli eroi omerici, anche se sostiene che il Pelide abbia avuto “un pessimo ufficio stampa”. Ma c’è di più, nel romanzo l’autore parla anche di sé: la stesura del suo libro è stata infatti un modo per provare ad avere un dialogo con il padre, morto quarantaduenne quando Alessandro Barbaglia aveva solo dodici anni. Il suo coinvolgimento nel romanzo si percepisce subito: la dedica ne è un chiaro esempio poiché associa le persone più importanti per lui alle pedine degli scacchi. “Volevo provare a discuterne con mio padre da coetanei” dice, ricollegandosi ad un episodio della sua infanzia, quando era solo un bambino e sentiva il papà parlare con i colleghi psicologi di questo matto, Bobby, che giocava a scacchi. Barbaglia non è d’accordo con l’attributo “matto”, e cita una frase del campione Fisher: “non sono un genio negli scacchi, sono un genio che gioca a scacchi”. Non manca però di segnalare tutti i problemi mentali ed i disturbi che caratterizzavano la personalità del giocatore, che ha analizzato con estrema accuratezza e con approfondimenti psicologici facendoci riflettere con una semplice domanda: “ci interessa il giocatore più forte al mondo di scacchi o l’essere umano?”. Barbaglia ha concluso l’incontro dicendoci: “ho scritto di Bobby Fisher per prendere le distanze da quello che non voglio diventare”. Con il campione americano condivide la predilezione per il latte. Dovendo scegliere chi incontrare tra i due campioni¸ ne berrebbe volentieri un bicchiere in compagnia di Fisher. Ma, se si trovasse in difficoltà, preferirebbe di gran lunga trovarsi accanto il campione russo Spasskij, molto più affabile e equilibrato.

Gaia Ivaldi (4b liceo scientifico); Pamela Cavallera (4a liceo scientifico)

Barbaglia2023
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